Led e Laser in Tricologia
Bini Fiorella
GIRTEL (Gruppo Italiano Radiofrequenze, Terapia Fotodinamica e Fototerapia LED)
Il processo di Fotobiomodulazione prevede l’utilizzo di una luce a bassa intensità allo scopo di modulare, incrementandola o riducendola, l’attività delle cellule viventi. Quando l’energia luminosa investe la superficie cutanea, attiva i Citocromi mitocondriali e innesca una reazione fotochimica che incrementa la produzione di ATP cellulare. Si ottimizzano quindi le funzioni cellulari che erano state compromesse e si ottengono numerosi effetti: la riparazione di cellule danneggiate, il miglioramento del metabolismo, la stimolazione della proliferazione cellulare. La fotobiomodulazione può quindi essere utilizzata in molteplici branche della Medicina internistica ed estetica a scopo rigenerativo, per la riparazione di ulcerazioni croniche, per il miglioramento dei segni di invecchiamento cutaneo e di vari inestetismi (strie, cicatrici ecc). Abbiamo valutato la possibilità di realizzare una azione di stimolo tissutale attraverso l’emissione di una luce da parte di sorgenti LED con lunghezza d’onda da 820 a 980 nm, e di emettitori coerenti monocromatici con spettro a 905 nm. Abbiamo utilizzato queste sorgenti sia per il trattamento di alcuni inestetismi cutanei del volto e del corpo, sia in tricologia per la cura di vari tipi di alopecia, prevalentemente non cicatriziale, sia maschile che femminile. Un numero considerevole di pazienti sottoposti a fotobiomodulazione LED ha riportato un miglioramento del quadro patologico sia in termini di aumento del diametro del fusto dei capelli che del numero delle unità pilari.
GIRTEL (Gruppo Italiano Radiofrequenze, Terapia Fotodinamica e Fototerapia LED)
Il processo di Fotobiomodulazione prevede l’utilizzo di una luce a bassa intensità allo scopo di modulare, incrementandola o riducendola, l’attività delle cellule viventi. Quando l’energia luminosa investe la superficie cutanea, attiva i Citocromi mitocondriali e innesca una reazione fotochimica che incrementa la produzione di ATP cellulare. Si ottimizzano quindi le funzioni cellulari che erano state compromesse e si ottengono numerosi effetti: la riparazione di cellule danneggiate, il miglioramento del metabolismo, la stimolazione della proliferazione cellulare. La fotobiomodulazione può quindi essere utilizzata in molteplici branche della Medicina internistica ed estetica a scopo rigenerativo, per la riparazione di ulcerazioni croniche, per il miglioramento dei segni di invecchiamento cutaneo e di vari inestetismi (strie, cicatrici ecc). Abbiamo valutato la possibilità di realizzare una azione di stimolo tissutale attraverso l’emissione di una luce da parte di sorgenti LED con lunghezza d’onda da 820 a 980 nm, e di emettitori coerenti monocromatici con spettro a 905 nm. Abbiamo utilizzato queste sorgenti sia per il trattamento di alcuni inestetismi cutanei del volto e del corpo, sia in tricologia per la cura di vari tipi di alopecia, prevalentemente non cicatriziale, sia maschile che femminile. Un numero considerevole di pazienti sottoposti a fotobiomodulazione LED ha riportato un miglioramento del quadro patologico sia in termini di aumento del diametro del fusto dei capelli che del numero delle unità pilari.
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