Orticaria cronica idiopatica - Terapia con ciclosporina

Dott. La Greca



DEFINIZIONE

Si definisce tale una sindrome caratterizzata dall’eruzione più o meno diffusa e monomorfa di pomfi della durata di almeno sei settimane che, nonostante l’applicazione dei vari protocolli diagnostici, rimane ad eziologia sconosciuta





- Informare il paziente della benignità delle manifestazioni
- Renderlo edotto della possibilità di curare con buoni risultati tale patologia
- Usare dei farmaci che diano il maggior beneficio con il minor rischio di effetti indesiderati


FARMACI UTILIZZATI CORRENTEMENTE NELLA TERAPIA DELL'ORTICARIA CRONICA IDIOPATICA
- Antistaminici anti H1
- Anti H2
- Antileucotrieni
- Cortisonici
- Ciclosporina

Antistaminici di seconda generazione
- CETIRIZINA
- EBASTINA
- FEXOFENADINA
- LORATADINA
- MIZOLASTINA
- DESLORATADINA
- LEVOCETIRIZINA


CARATTERISTICHE DEGLI ANTI H1
FARMACOLOGICHE
BLOCCO POTENTE E NON COMPETITIVO DEL RECETTORE H1
ATTIVITA’ ANTIALLERGICHE ADDIZIONALI AL BLOCCO H1
ASSENZA DI INTERFERENZA CON IL CIBO

FARMACOCINETICHE
RAPIDA INSORGENZA D’AZIONE
LUNGA DURATA D’AZIONE ( ALMENO 24 ORE )
UNICA SOMMINISTRAZIONE GIORNALIERA
ASSENZA DI TACHIFILASSI

SICUREZZA
ASSENZA DI SEDAZIONE
ASSENZA DI EFFETTI ANTICOLINERGICI
ASSENZA DI EFFETTI CARDIACI


ANTISTAMINICI ANTI H2
- CIMETIDINA
- RANITIDINA
- FAMOTIDINA
- NIZATIDINA


ANTILEUCOTRIENICI 
- MONTELUKAST
- ZAFIRLUKAST




LE TRE GENERAZIONI DEI GLUCOCORTICOIDI


Azione mineraloattiva
Azione glicoattiva
Azione antinfiammatoria
Prima generazione
CORTISONE,CORTISOLO
+
+
+
Seconda generazione
PREDNISONE,PREDNISOLONE
-
+
+
TRIAMCINOLONE
6-METIL-PREDNISOLONE
DESAMETASONE
PARAMETASONE
Terza generazione
DEFLAZACORT
-
±
+





EFFETTI INDESIDERATI DEI GC




CICLOSPORINA
Primo farmaco immunosoppressore utilizzato nella prevenzione e nel trattamento del rigetto dei trapianti e in numerose malattie autoimmuni


CSA IN DERMATOLOGIA
- Psoriasi
- Dermatite atopica
- Lichen ruber planus
- Pioderma gangrenoso
- Alopecia areata
- Dermatite allergica da contatto
- Malattia di Behcet
- Granuloma anulare
- Dermatite erpetiforme
- Eritema polimorfo
- Sindrome di lyell
- Dermatosi autoimmuni (m. bollose, LES,dermatomiosite, ecc.)

Meccanismo d’azione della CSA
Riduce l’attività dei linfociti T bloccando la trascrizione dell’ RNA per numerose citochine ( IL-2, IL-1, IL-4, IL-3, TNF a, IFN ? ).





Perché utilizzare la CSA nell’OCI ?
- Riduce l’attività dei Linfociti T che sono le cellule mononucleate presenti in maggior numero nell’infiltrato istologico dell’OCI
- Marcata riduzione del rilascio di istamina e di altri mediatori da parte dei mastociti cutanei e basofili.
- Inibizione dell’espressione delle molecole di adesione
- Attività immunosoppressiva



La prima esperienza sull’uso della CSA nell’OCI risale al 1991.
Esistono pochi studi randomizzati effettuati in doppio cieco contro placebo ( Greaves, Grattan), che tuttavia confermano l’efficacia di tale trattamento.
La CSA appare efficace in pz. con OCI severa resistente alle terapie convenzionali.
Il dosaggio più efficace appare essere di 4-5 mg/Kg die suddivisi in due somministrazioni, riducendo il dosaggio non appena possibile, adattandosi alle esigenze individuali.
A dosaggi inferiori la risposta non è solitamente efficace.
Alla sospensione la remissione dei sintomi permane in alcuni pz.; in altri si possono osservare, dopo un tempo variabile delle recidive,in genere, di intensità minore rispetto alla condizione di partenza ( anti H1)
Appare generalmente ben tollerata,tuttavia è sempre consigliabile non superare 4-5 mesi di trattamento


EFFETTI COLLATERALI
- Ipertensione arteriosa
- Aumento sierico della creatininemia e riduzione della clearance
- Parestesie
- Disturbi gastrici
- Ipertricosi
- Ipertrofia gengivale
- Cefalea
Tali effetti collaterali sono tutti reversibili con la sospensione del trattamento o controllabili con la riduzione dello stesso.


PAZIENTE IDEALE DA TRATTARE CON CSA
- Età adulta
- Senza compromissione epatica e/o renale
- Senza ipertensione
- No gravidanza e allattamento
- No neoplasie in atto o pregresse
- No malattie infettive (Tbc, Epatiti)
- No condizioni legate ad immunodepressione
- No grave iperlipemia



CONCLUSIONI
La CSA rappresenta una valida alternativa terapeutica nell’OCI resistente ai trattamenti convenzionali, tuttavia l’uso del farmaco è condizionato dall’esperienza del medico il quale deve conoscere i vantaggi ma anche gli svantaggi del farmaco, gli effetti indesiderati e le varie interazioni farmacologiche per poter valutare il rapporto rischio/beneficio che deriva dall’utilizzazione dello stesso.
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