Iperidrosi palmo-plantare. Nuove prospettive terapeutiche

Giovanni Fabio Zagni


Il 3% della popolazione mondiale soffre di iperidrosi, patologia che comporta numerosi problemi è di carattere estetico e di carattere psicologico. L’iperidrosi può essere localizzata in alcune parti del corpo e maggiormente parliamo di iperidrosi ascellare, palmare e plantare.

Di frequente all'iperidrosi ascellare si associa la Osmidrosi o Bromidrosi.

Anatomicamente le ghiandole che secernano il sudore sono le apocrine caratterizzate da densità limitata alla zona ascellare e genitale, profondità 6-8 mm che secernono un liquido inodore ricco di proteine, ammoniaca, lipidi e carboidrati (il cattivo odore è dato dalla contaminazione dei batteri che risiedono sulla superficie della pelle) e le eccrine caratterizzate da densità diversa nelle varie parti del corpo, profondità di 2-6 mm che secernono un fluido inodore costituito dal 99% di acqua e 1% di cloruro di sodio e potassio.


L’eccessiva sudorazione delle mani e dei piedi è legata a un’ iperattività del sistema nervoso simpatico.
La forma di iperidrosi palmare più frequente è quella idiopatica che non riconosce cause specifiche. Le ghiandole apocrine non sono assolutamente coinvolte nell’iperidrosi palmare; la sudorazione eccessiva è dovuta, in realtà, ad un’iperattività del sistema nervoso: le ghiandole eccrine, infatti, ricevono numerosi impulsi dai neurotrasmettitori, e, di conseguenza, secernono maggiori quantità di sudore. Chi soffre di eccessiva sudorazione alle mani non presenta, nella maggior parte dei casi, alcuna alterazione e nel numero delle ghiandole sudoripare e nella dimensione di queste ghiandole, ma l’alterazione riguarda l’attività dei neurotrasmettitori.

I trattamenti più comuni dell'iperidrosi sono il Botox, l'intervento chirurgico, i deodoranti e la iontoforesi. 

Di recente in Israele è stato provato con successo un nuovo protocollo terapeutico indolore utilizzando una Radiofrequenza per l' iperidrosi ascellare, palmare e plantare che ha dato notevoli risultati e sono in corso studi anatomici per dimostrare scientificamente l’efficacia del trattamento. 

L'obiettivo è dato dalla disattivazione momentanea ma duratura delle Ghiandole Apocrine ed Eccrine nell’esempio di iperidrosi ascellare e la disattivazione delle Ghiandole Eccrine in quella palmare e plantare.

Questo è possibile grazie a un controllore di profondità che ci permette di lavorare nelle profondità diverse per andare a colpire selettivamente solo le ghiandole di interesse, lasciando intatto il tessuto circostante. 

Il Riscaldamento selettivo è efficace grazie ad una potente Radiofrequenza di 40.68 MHz che provoca la rotazione delle molecole H2O all’interno del tessuto, la rotazione crea frizione intermolecolare, la frizione genera calore attraverso una tecnologia unipolare e bipolare. 

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