Nisticò S. P. - Nuove sorgenti ultraviolette in dermatologia

Nuove sorgenti ultraviolette in dermatologia
Nisticò S. P. Università “Magna Graecia” Catanzaro
Dattola E. Università “Magna Graecia” Catanzaro
Giunta A.- Università “Tor Vergata” Roma

Le recenti innovazioni tecnologiche hanno consentito una rapida evoluzione delle sorgenti utilizzate in fotodermatologia. In particolare ci riferiamo alle evoluzioni delle sorgenti UVB che hanno portato ad una ottimizzazione del risultato terapeutico in termini di selettività di trattamento e di rischio cancerogenetico per una riduzione dei tempi di esposizione e delle dosi cumulative.

La luce emessa da lampade Xenon Cloro, dette luci o laser monocromatici ad eccimeri (308nm), hanno consentito migliori risultati se paragonati alle tradizionali sorgenti UV in diverse dermatosi immunomediate quali la psoriasi, la vitiligine, la dermatite atopica e da contatto. Anche i soggetti intolleranti alla luce solare traggono beneficio da esposizioni ripetute che garantiscono una elevazione della soglia di tollerabilità individuale (MED) alla luce solare. L’ efficacia è stata evidenziata da vari studi pubblicati in letteratura. I protocolli sono caratterizzati da esposizioni settimanali a dosi crescenti fino a scomparsa delle lesioni e sedute di mantenimento bimensili o mensili al fine di evitare recidive.

Un ulteriore avanzamento terapeutico è rappresentato dalle sorgenti laser UVA1. Per caratteristiche fisiche questa radiazione avente lunghezza d’onda di 355nm penetra maggiormente nella cute e garantisce risultati anche in patologie dermatologiche caratterizzate da maggiore e più profonda infiltrazione cellulare.

I risultati ottenuto sono incoraggianti sebbene le casisitiche ancora limitate non consentano un giudizio definitivo.
Powered by Blogger.