Stanganelli I. - Surfing dermoscopico con microscopia confocale in oncologia cutanea

Surfing dermoscopico con microscopia confocale in oncologia cutanea
Ignazio Stanganelli
Skin Cancer Unit  IRCCS - Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori
Ambulatori di Ravenna-Forlì e Meldola

La microscopia confocale (RCM) è uno strumento diagnostico non invasivo, che produce immagini tessutali in vivo con una risoluzione quasi istologica ed è entrata nel percorso diagnostico della patologia melanocitaria e non melanocitaria con risultati promettenti per la ricerca e la pratica routinaria. L'RCM impiega un raggio laser a basso potenza 830 nm (vicino all'infrarosso) che scannerizza la pelle orizzontalmente, producendo dettagliate immagini in bianco e nero,  dall'epidermide fino al derma papillare superiore con uno spessore che arriva a 200-300 µm. Il contrasto delle immagini RCM è dovuto prevalentemente alla differenza nella riflettenza dei componenti tissutali e della melanina citoplasmatica e le lesioni melanocitiche rappresentano il tessuto più appropriato per l'esame all'RCM. Recentemente, la RCM ha permesso di correlare in vivo i parametri dermoscopici con  gli aspetti citoarchitetturali delle lesioni melanocitiche.
Una Consensus Conference ha indicato i parametri architetturali, cellulari e tissutali che si possono analizzare durante la valutazione con la RCM. Pellacani et al hanno evidenziato  6 criteri come variabili indipendenti correlati alla diagnosi di MM; di questi 2 sono stati descritti come i criteri maggiori: la presenza di cellule atipiche alla giunzione dermo-epidermica e di papille cutanea "non edge". I quattro criteri minori sono: (1) cellule tondeggianti negli strati superficiali con propagazione verso l'alto - diffusione pagetoide; (2) infiltrazione pagetoide diffusa in tutta l'epidermide, (3) ammassi di cellule cerebriformi nel derma papillare, e (4) cellule isolate nucleate all'interno di papille cutanee. È interessante notare che l'identificazione dell'infiltrazione pagetoide è la caratteristica più rilevante e discriminante per l'atipia in RCM: i tumori che mostrano cellule pagetoidi rotondeggianti hanno un rischio 15 volte maggiore di essere maligni. Al contrario, un aspetto strutturale regolare dell'architettura epidermica sembra essere specifico per lesioni benigne.
Setting Il Centro di Oncologia Dermatologica IRST-IRCCS si caratterizza di due ambulatori collocati presso l'area di Dermatologia Oncologica del presidio ospedaliero di Ravenna dal 1993 e la sede IRST dell'Ospedale Pierantoni di Forlì dal 2009. La struttura si avvale di due sistemi digitali di stereomicroscopia per epiluminescenza, collegati ad un microscopio ottico e di un sistema di  Microscopia Confocale ( Vivascope 1500®, Lucid Inc, Henrietta, New York, NY). All'ambulatorio di microscopia confocale di terzo livello diagnostico (Forlì) afferiscono i pazienti selezionati dai dermatologi per consulenza e/o valutazione preoperatoria di lesioni melanocitiche atipiche e lesioni pigmentate o parzialmente pigmentate.
Protocollo diagnostico *Esame clinico (ABCD criteria) integrato a dermoscopia manuale, epiluminescenza da stereomicroscopio e videodermatoscopio digitale (ELM-D) e Microscopia Confocale su lesioni  selezionate dal nostro centro (IRST) o dal triage dermatologico.
Risultati
Le lesioni sottoposte a percorso diagnostico integrato sino all'esame istologico sono state 1152 su 3503 valutate (32.9%). La serie istologica è costituita da: 191 melanomi (16.6%), 158 carcinomi (13.7 %), 168 nevi displastici (14.6%), 62 nevi di Reed/Spitz (5.4%), 423 nevi benigni (36.7%), 25 precancerosi epiteliali (2.2%), 109 "altro" (9.4%).
Il rapporto di escissione benigno/maligno è di 1,94:1 (678/349), mentre il rapporto nevi/melanomi è di 3,42:1  (653/191).
ConclusioniLa microscopia confocale amplia il percorso diagnostico in vivo delle lesioni pigmentate e parzialmente pigmentate e si integra alla valutazione standard clinico-dermoscopica.
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