Di Bartolomeo A. - Dermochirurgia distrettuale nell'oncologia cutanea
Dermochirurgia distrettuale nell'oncologia cutanea
Di Bartolomeo A.
U.O. Oncodermovenereologia, P.O. Maria SS Addolorata. asl Salerno - Eboli (SA)
Il trattamento di elezione delle neoplasie cutanee è la rimozione chirurgica, cui seguirà l'esame istologico. La dermochirurgia assume, quindi, un ruolo di primaria importanza nel contesto dell'oncologia cutanea. Le soluzioni chirurgiche possono essere mplteplici e sono strattamente condizionate dal distretto corporeo sul quale si interviene, in quanto ogni regione corporea ha caratteristiche sue peculiari; perciò, in questa relazione, sarà sviluppato il concetto di dermochirurgia distrettuale. L'asportazione dei tumori cutanei deve essere sempre molto ampia; al momento dell'intervento porsi come obiettivo la radicalità chirurgica e non preoccuparsi delle difficoltà legate alla riparazione del difetto. La chiusura della breccia chirurgica può richiedere l'allestimento di lembi e/o innesti; il dermatologo deve avere le competenze necessarie per eseguire tali interventi, nella gran parte dei casi fattibili in anestesia locale. In questa relazione vengono presentati casi chirurgici trattati nell'ospedale di Eboli, ove, da alcuni anni, è attivo un servizio di dermatologia oncologica; per ogni distretto cutaneo viene presentata la soluzione chirurgica più conveniente ed altre di riserva. Si rimarca l'attenzione sulla necessità di ricorrere spesso a lembi e/o innesti: la chiusura diretta può essere la giusta soluzione solo quando i margini della breccia chirurgica possono essere accostati e suturati senza tensione.
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