STUDIO OSSERVAZIONALE SULLE IPERCHERATOSI DI GRADO LIEVE E MODERATO TRATTATE CON SODIO LATTATO AL 18% E DNA SODICO

Abstract di Poster
Corinna Rigoni, Alessandra M. Cantu’, Sandra Farina, Cristiana Belloli, Laura Atzori, Maria Pia De Padova, Marisa Praticò, Norma Cameli, Barbara Alfaioli, Gabriella Fabbrocini, Annachiara Corazzol, M. Letizia Musumeci 
Donne Dermatologhe Italia


L’ipercheratosi rappresenta un ispessimento dello strato corneo dell’epidermide e può essere dovuta a una predisposizione genetica, come nel caso delle ittiosi o delle cheratosi palmoplantari, essere una delle manifestazioni di patologie cutanee come la psoriasi, essere causata da microtraumi continui della cute, a livello plantare essere conseguenza di sovraccarico pressorio da postura non corretta, ecc. Il trattamento dell’ipercheratosi dipende dal tipo e dalla gravità del quadro clinico e dalla localizzazione. La terapia mira ad ammorbidire la cheratina e ad eliminare l’ispessimento cutaneo e a questo scopo vengono impiegate creme contenenti acido salicilico o alfaidrossiacidi (acido lattico o glicolico) e urea, ad alto potere esfoliante ed emolliente. Al fine di individuare un nuovo principio attivo per trattare l’ipercheratosi, l’Associazione Donne Dermatologhe Italia ha condotto uno studio clinico-osservazionale sul territorio nazionale per valutare l’efficacia, la tollerabilità e la gradevolezza di un balsamo per il corpo, contenente sodio lattato al 18% e DNA sodico. Il trattamento è stato condotto su 60 volontari, uomini e donne, di età compresa tra i 18 e i 60 anni, affetti da atopia (xerosi e lichenificazione da grattamento, cheratosi pilare, pitiriasi alba), ittiosi acquisita, ipercheratosi localizzata, psoriasi volgare lieve. Ai pazienti è stato chiesto di applicare il balsamo in studio 1 volta al dì per 4 settimane e tutti i soggetti hanno portato a termine la terapia senza effetti collaterali, quali per esempio irritazione o bruciore. Dai dati preliminari, è emerso che i risultati sono stati molto soddisfacenti, con riduzione delle lesioni ipercheratosiche pressoché in tutti i quadri clinici trattati. Per quanto riguarda la texture, è stata ritenuta buona da parte di coloro che hanno trattato le ipercheratosi localizzate e meno gradita da coloro che avevano superfici molto ampie interessate dalla ipercheratosi, poiché il balsamo è stato ritenuto lievemente “appiccicoso” e non gradevole da spalmare su ampie aree. Alcuni dei pazienti hanno inoltre proseguito il trattamento per le successive settimane applicando sulle stesse lesioni precedentemente trattate con il balsamo al 18% di sodio lattato e DNA sodico, un’emulsione contenente sodio lattato al 12% e DNA sodico, mantenendo i risultati ottenuti. Lo studio condotto ha pertanto evidenziato  come   il balsamo al 18% di sodio lattato e DNA sodico nelle  sue  caratteristiche  formulative  e   cosmetologiche  sia  stato valutato nel range alto di valutazione per quanto riguarda efficacia, tollerabilità, profumazione, texture e stendibilita’ nelle piccole aree affette da ipercheratosi.
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