Dermo Quiz 16 - proposto dal dott. C. Schepis

Una donna settantenne giunge alla osservazione a causa di una lesione ulcero necrotica, alla nuca delle dimensioni di una piccola moneta, sormontata da crosta siero ematica, flegmasica, dolente alla pressione (fig.1). Lamenta rigidità cervicale e all’esame obiettivo i linfonodi afferenti sono palpabili e moderatamente dolenti.

fig. 1


Porta con se, custodito in un piccolo barattolo un insetto che dichiara aver trovato sul cuscino (fig.2). Interrogata riferisce di andare, di tanto in tanto, nell’orto limitrofo alla sua abitazione per curare gli ortaggi.

fig. 2

Di che si tratta e che fare? 


Risposta

Siamo di fronte ad una formazione necrotica identificabile come “tache noir”, causata da una zecca (fig.2). l’insetto dopo aver parassitato l’animale, umano in questo caso, si lascia andare sul terreno per riprendere il ciclo vitale. E’ una condizione poco comune ma da tener presente anche per le conseguenze internistiche che potrebbero scaturire dalla inoculazione di Rickettsie. E’ probabile che l’insetto in questione provenga dal cane che è il mammifero più colpito nelle aree urbane. Onde evitare ulteriori complicazioni sistemiche (le zecche sono in grado di trasmettere all'uomo gli agenti patogeni responsabili di alcune patologie, quali: la borreliosi di Lyme, l'ehrlichiosi, le febbri bottonose da rickettsiae, la tularemia, la febbre Q e l'encefalite virale) abbiamo prescritto terapia con tetracicline per os per 4 settimane che ha condotto a guarigione clinica dell’area necrotica con esito cicatriziale. La paziente non ha ritenuto di svolgere gli accertamenti sierologici da noi consigliati.


Bibliografia essenziale

  • Fischer M.  Rickettsioses: Cutaneous findings frequently lead to diagnosis - a review. J Dtsch Dermatol Ges. 2018 Dec;16(12):1459-1476.
  • Walker DH. Rickettsioses of the spotted fever group around the world.  J Dermatol 1989 Jun;16(3):169-77.

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