Interattività funzionale tra dermoscopia e microscopia confocale nelle lesioni del volto

Ignazio StanganelliIRCCS Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori
Ambulatori di Ravenna, Forlì e Meldola

Introduzione
Le neoformazioni pigmentate del distretto testa-collo comprendono sia lesioni melanocitarie che non melanocitarie, che rappresentano, in alcuni casi, una sfida per il dermatologo per la gestione diagnostica e per le relative implicazioni terapeutiche o di follow up.

La dermoscopia ha permesso di aggiungere all’osservazione clinica tradizionale parametri cromatici, strutturali e vascolari di lesioni pigmentate, parzialmente pigmentate ed acromiche, con un notevole miglioramento dell’accuratezza diagnostica.

Recentemente la microscopia laser confocale (RCM), partendo dalla morfologia dermoscopica, permette scansioni orizzontali bidimensionali per produrre delle immagini con una risoluzione quasi istologica e aiutare il clinico nell’interpretazione dei dati clinici e dermoscopici della lesione analizzata - biopsia ottica virtuale -.



Materiali e Metodi
Abbiamo raccolto una casistica consecutiva di lesioni della regione testa-collo sottoposte a esame clinico-dermoscopico integrato alla microscopia laser confocale e selezionate per esame istologico. Le lesioni analizzate sono state selezionate dai dermatologi per consulenza e/o valutazione preoperatoria e inviate alla Skin Cancer Unit IRST IRCCS.

Risultati
Le lesioni sottoposte a percorso diagnostico integrato sino all’esame istologico sono state 145 su 296 valutate (49%). La serie istologica ha rilevato 1) 39.3% precancerosi epiteliali e carcinomi (BCC, SCC), 2) 13.8% melanomi, 3) 31.7% lesioni benigne (Lentigo simplex, nevi melanocitici, lentigo solari). Nel 15.2% della casistica non si sono avuti riscontri sull’esame istologico perché i pazienti hanno asportato in altre sedi.

Il triage clinico-patologico integrato delle venti lesioni melanocitarie maligne (13 lentigo maligne, 1 lentigo maligna-melanoma, 6 melanomi) ha mostrato che nel 60% dei casi (12/20) si ha la totale concordanza tra istologia, dermoscopia e RCM; per 3 casi su 20 (15%) l’esame RCM ha dato esito negativo ma associato a diagnosi dermoscopica dubbia.

Nel restante 25% dei casi (5/20) la diagnosi dermoscopica era negativa o dubbia, mentre la microscopia confocale positiva era associata a criteri RCM di malignità.

Conclusioni
La valutazione clinico-dermoscopica integrata alla microscopia laser confocale migliora l’accuratezza diagnostica delle lesioni dubbie. Il numero limitato delle lesioni melanocitarie maligne della nostra casistica suggerisce la necessità di studi multicentrici e prospettici.
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