Ena P . - Manifestazioni cutanee inusuali in corso di terapie ‘mirate’ antitumorali (targeted therapies).

Manifestazioni cutanee inusuali in corso di terapie ‘mirate’ antitumorali (targeted therapies).
Ena Pasquale, Tion Isolina, Ena Luca
Clinica Dermatologica - Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Microchirurgiche e Mediche,
Università di Sassari. Viale San Pietro 43, 07100 Sassari

Negli ultimi anni grazie agli studi di biologia molecolare sono stati messi a punto nuovi farmaci, chiamati  Targeted Therapies, i cui effetti collaterali possono interessare la cute, i capelli, le mucose o le unghie, come alcuni chemioterapici tradizionali.
Gli agenti della terapia mirata comprendono un numero crescente di molecole ad azione prevalente sulle vie metaboliche delle cellule neoplastiche (anticorpi monoclonali, inibitori delle tirosin-chinasi, molecole inibitrici di enzimi endocellulari e del TNF-alpha). Pur avendo una buona tollerabilità ed efficacia in varie neoplasie, essi  presentano reazioni di tipo tossico-allergico, spesso dose-dipendente (prurito, eritema maculo-papuloso, xerosi, pustolosi, edema, stomatite, ulcere orali, follicoliti, alopecia). Alcune di queste reazioni, come la sindrome mano-piede indotta tipicamente dalla Capecitabina, si possono osservare durante terapia oncologica mirata con agenti inibitori dell'Epidermal Growth Factor Receptor (EGFR) e dell'angiogenesi.
Presso il nostro ambulatorio, dal marzo 2004 al marzo 2014, sono stati visitati in regime di consulenza 720 pazienti oncologici con sintomi cutanei farmaco indotti. Di questi, 460 pazienti (290 F e 170 M) erano sotto Targeted Therapy con vari protocolli. In tredici pazienti di questo gruppo si rilevano manifestazioni cutanee meritevoli di segnalazione e correlate all'azione delle seguenti molecole: Cetuximab, Lapatinib, Everolimus, Imatinib mesilato, Sunitinib, Vemurafenib. Otto di questi pazienti hanno sospeso, in seguito alle manifestazioni cutanee spesso multiple, il trattamento temporaneamente o definitivamente.
In particolare viene riportata in sette pazienti una dermatite composita conosciuta con l'acronimo di PRIDE (Papulopustules and/or paronychia, Regulatory abnormalities of hair growth, Itching, and Dryness due to EGFR inhibition) indotta dall'inibizione dell'EGFR da parte di Cetuximab associato ad altre molecole nel carcinoma del colon-retto. Due casi presentano una verrucosi eruttiva correlata al trattamento con Vemurafenib per melanoma metastatico. Viene descritto un raro caso di una paziente in terapia con Lapatinib che presenta alterazioni dei capelli c.d. 'a bambola'.
Si evidenzia l'importanza da parte del dermatologo, del riconoscimento precoce delle manifestazioni legate alla terapia mirata antitumorale e si propongono, in base ai dati della letteratura e dell'esperienza personale, linee guida di trattamento atte a ottimizzare la prosecuzione della terapia oncologica.




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