PANNICULITE PANCREATICA IN PAZIENTE CON CARCINOMA PANCREATICO OCCULTO

S. D'Hallewin; M. Corbeddu; F. Guicciadi; M. Lai; V. Piras; M. Venturi; F. Rongioletti
Università degli Studi di Cagliari - Dipartimento di scienze mediche e sanità pubblica
S.C. Dermatologia - A.O.U. di Cagliari - Dir. Prof. Franco Rongioletti

ABSTRACT
Una donna di 75 anni, senza patologie degne di nota all'anamnesi, giungeva all'osservazione dermatologica in buone condizioni generali, dopo 3 mesi dalla comparsa di lesioni asintomatiche riferibili a panniculite sottocutanea, localizzate dapprima agli arti inferiori e successivamente anche ai glutei ed agli arti superiori, in assenza di altri sintomi. La biopsia cutanea rivelava una panniculite lobulare, con frequenti cellule fantasma, focolai di necrosi circondati in alcuni campi da istiociti schiumosi e aspetti di eliminazione transepidermica, senza vasculite, quadro caratteristico di panniculite pancreatica. Gli elevati livelli di lipasi (100 volte superiori alla norma), un'ETG addome ed una TC total body (che evidenziavano una neoformazione pancreatica ed una ripetizione epatica) confermavano che le lesioni cutanee erano secondarie a malattia pancreatica. Un'agobiopsia permetteva infine di porre diagnosi di tumore a cellule aciniche pancreatico con secondarismo epatico.

La panniculite pancreatica è una rara variante di panniculite con clinica tipica , istologia patognomonica   e patogenesi dubbia (è probabile che il rilascio di enzimi pancreatici contribuisca alla necrosi del tessuto adiposo sottocutaneo) . La risoluzione è secondaria al trattamento della malattia pancreatica sottostante. Poiché nel 40% dei casi la panniculite precede anche di 7 mesi segni e sintomi della patologia addominale, la diagnosi dermatologica risulta, come nel nostro caso, determinante per individuare precocemente la malattia primitiva occulta e trattarla tempestivamente, per migliorare la sopravvivenza e la qualità della vita del paziente con patologia pancreatica, anche neoplastica.

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