Il dermatologo e l’artrite psoriasica: gestione e terapia
Nicola Balato
Università di Napoli Federico II
L’Artrite Psoriasica (AP) è una malattia infiammatoria cronica, eterogenea e potenzialmente invalidante. E' una spondiloartrite sieronegativa per il fattore reumatoide caratterizzata dall’impegno dello scheletro assiale e/o periferico in pazienti con psoriasi (cutanea e/o ungueale), o con storia personale di psoriasi e/o con storia familiare di psoriasi nei parenti di primo o secondo grado. Si può manifestare in qualsiasi periodo della vita ma più comunemente tra i 30-50 anni di età, con la stessa incidenza tra uomini e donne.
In circa 80% dei casi il quadro cutaneo precede quello articolare. In Italia si stima che un terzo della popolazione affetta da psoriasi presenta o potrà sviluppare un’artrite psoriasica. Il dermatologo svolge, quindi, il ruolo di "medico sentinella" per il riconoscimento della early arthritis. A questo scopo, nel corso degli ultimi 10 anni, sono stati proposti e sviluppati vari strumenti di screening che possono supportare il dermatologo nell'identificazione dei pazienti con iniziale interessemento articolare. Tra questi quello più recente e più utilizzato è il questionario EARP ( Early ARthritis for Psoriatic patients), che ha mostrato una elevata sensibilità e una buona specificità per la diagnosi di AP.
Tra i pazienti con psoriasi, particolare attenzione va fatta a coloro che presentano una localizzazione della malattia a livello del cuoio capelluto, delle unghie e delle aree genitali, in quanto alcuni studi hanno evidenziato che il coinvolgimento di queste particolari sedi può predisporre in maniera significativa allo sviluppo della AP.
Il trattamento della AP richiede un approccio multidisciplinare e la collaborazione tra dermatologi e reumatologi è necessaria per la diagnosi precoce e per la scelta del miglior trattamento possibile sulla base delle evidenze disponibili e del loro profilo beneficio-rischio.
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