Storia della talassoterapia moderna fino al secondo conflitto mondiale

Gian Franco Strani
Torino

Sebbene gli effetti benefici della climatologia marina fossero ben conosciuti fin dai 
tempi più antichi, il merito di aver dato inizio alla talassoterapia moderna va 
attribuito al medico inglese Richard Russel il quale con le sue pubblicazioni (1750)
stimolò la creazione di centri curativi marini, indirizzati soprattutto al trattamento 
della tubercolosi e del rachitismo, in Inghilterra, in Belgio, in Francia e in Italia.
Nel nostro Paese il primo documento ufficiale riguardante la talassoterapia 
("Regolamento per il buon servizio ed il buon ordine dei bagni di mare") fu promulgato 
nel 1822 ad opera del governo del Granducato di Toscana. Ospizi marini furono
successivamente creati soprattutto nell'Alto Adriatico (Viareggio, Venezia, Grado).
A partire dagli inizi del XX secolo le stazioni elio-talassoterapiche si trasformarono 
da mete di turismo sanitario, raccomandate dalla scienza medica, in centri mondani 
di villeggiatura e di svago, dapprima riservati al cosiddetto bel mondo e poi via via
sempre più aperti a tutte le classi sociali : il curista si trasformava in turista!
Lo scoppio delle seconda guerra mondiale mise bruscamente fine anche alla
talassoterapia. 

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