Ferraris A. M. - La rosacea oculare

Rosacea oculare
Angela Maria Ferraris

La rosacea oculare può essere contemporanea, ma in molti casi successiva o persino precedente (20% dei casi) rispetto ai sintomi cutanei.
In fase iniziale l'interessamento oculare è rivelato da una vaga ed aspecifica sensazione di secchezza, a cui può successivamente conseguire un variabile eritema congiuntivale, espressione di una più o meno intensa iperemia, e poi dalla comparsa di fini e persistenti teleangectasie congiuntivali.
Nella fase di stato può assumere l'aspetto di una blefarite marginale con eritema, teleangectasie e depositi d'induito grasso.
E' frequente la comparsa di calazi in rapporto a una secrezione qualitativamente anomala delle ghiandole di Meibonio ed alle alterazioni del film lacrimale.
In casi più avanzati, oltre a blefarocongiuntivite, xeroftalmia con test di Schirmer positivo, si può giungere ad ulcerazioni sclerocorneali e per infiltrazione vascolare della cornea anche a gravi cheratiti con cecità.
L'eziologia non è comunque ancora ben definita e quindi la rosacea oculare, oltre che una problematica clinico-terapeutica, costituisce un interessante campo di studio e di confronto fra Dermatologi ed Oftalmologi.

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